Il sito è composto di varie pagine, che trattano diversi argomenti utili alle famiglie, alle coppie, ai genitori. La comunicazione è in tema dominante ma non solo.
Buona lettura!
"Tu vuoi un figlio perfetto!", risponde il
figlio al genitore che gli rimprovera gli scarsi risultati scolastici. A questo
punto la mamma può avvertire il dubbio di aver esagerato, mentre il figlio sa
benissimo che si sta impegnando poco. “Forse non lo seguo abbastanza, non lo
capisco, non lo aiuto come avrebbe bisogno", si tormenta la mamma. “Mio
figlio non si sente amato da me”: sentimento insopportabile per una madre.
Allora lei si prodiga in ragionamenti e spiegazioni per
“giustificarsi” (ma non ce n’è nessun motivo). “Anche se ti sgrido, ti voglio
sempre bene! Anzi, è proprio per il tuo bene che ti dico queste cose. Se non ti
correggessi, avresti il diritto di pensare che non m'interesso di te”. E avanti
di questo passo.
E il figlio continua a fare l'incompreso, cercando di
mettere alla prova la mamma.
Invece no. Bisogna tenere ferme le proprie posizioni,
quando si è accertato che il problema esiste. Se di fatto il rendimento
scolastico è scadente e in casa si vede che il figlio studia molto poco, i
richiami ci devono essere, eccome! I ragazzi aspettano proprio questo dagli
adulti (anche se non lo dicono e se non se ne rendono conto): obiettività,
parole chiare, fermezza sulle responsabilità.
Fonte: O. Poli, Famiglia Cristiana n. 10/2013
In pizzeria, in
auto per un giro senza scopo di acquisti o commissioni varie, una passeggiata,
ed ecco che la conversazione sboccia. I ragazzi sono di buon umore e cominciano
a chiacchierare magari chiassosamente: non zittiamoli, siamo fuori casa anche
per facilitare la comunicazione…!
Perché capita?
Perché cambia il contesto. Siamo sensibili agli stimoli esterni. Gli stimoli
della casa in cui viviamo li conosciamo, e reagiamo quasi automaticamente.
Cambia il contesto, cambiano gli stimoli: altra gente, profumi, viste diverse,
persone con cui interagiamo. Questi elementi possono facilitare la
comunicazione. Quello che non avremmo forse mai detto a casa, ecco che salta
fuori improvvisamente al ristorante o per strada o al supermercato.
Anziché investire energie nel
cercare di convincere il coniuge che “sarebbe meglio se tu…”, investiamole nel
valorizzare le diversità dell’altro e dimostrargli sostegno.
Uno è veloce e efficiente e l’altra
se la prende con calma, una parla molto, l’altro è un buon ascoltatore, uno è
riflessivo, l’altra è immediata e spontanea. Proviamo a vedere i vantaggi di
queste caratteristiche. Bruno è preciso? Organizzerà bene l’accompagnamento e
il prelievo dei bambini a scuola e alle altre attività. Marina è creativa?
Preparerà belle sorprese, terrà buoni i bambini a casa con la sua inventiva, la
sua improvvisazione, e i bambini con lei saranno contenti e faranno quello che
devono.
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