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sabato 31 agosto 2013

Università a numero chiuso? Come funzionano?

Abbiamo parlato nel post precedente di quanto sia importante arrivare preparati ai temutissimi Test d'Ingresso, vogliamo oggi aiutare a chiarirvi meglio le idee in merito.

Innanzitutto, perché quando i mezzi di comunicazione parlano di Test d’Ingresso citano sempre Medicina, Architettura o Veterinaria e mai, ad esempio, Ingegneria e Psicologia? Semplice, perché nel primo caso si tratta di corsi di laurea ad accesso programmato a livello nazionale, che spesso coinvolgono decine di migliaia di studenti mentre nei secondi il numero chiuso è stabilito a livello locale da ogni singolo ateneo. 


PROGRAMMAZIONE NAZIONALE
I test gestiti a livello nazionale sono interamente dipendenti dalle decisioni del Ministero dell’Istruzione che stabilisce date, contenuti della prova, criteri di valutazione, numero di quesiti e penalità. Si tratta di regole valide per tutti gli studenti della Penisola. Il Ministero stabilisce anche i posti disponibili in ogni Università per quel corso di laurea. I corsi di laurea che sono gestiti in questa maniera sono: Medicina e Chirurgia, Odontoiatria, Veterinaria, Architettura, Scienze della Formazione Primaria, Professioni Sanitarie.
Con alcune eccezioni. Nel caso di Medicina e Chirurgia, Odontoiatria, Veterinaria e Architettura il controllo del Ministero è molto più stringente: infatti la graduatoria di assegnazione dei posti è nazionale, la prova è uguale per tutti e predisposta dal Ministero, al punteggio dei test si somma quello del Bonus Maturità come stabilito dal D.M. 449 del 12 Giugno 2013.
Per i Corsi di Laurea in Professioni Sanitarie, dove il test è predisposto dalle singole Università e la graduatoria è a livello locale, il bonus maturità è confermato in tutti gli atenei secondo due modalità diverse; in alcuni atenei (pochi) con la stessa modalità del test di Medicina nella maggior parte tenendo conto esclusivamente del voto di maturità senza il complicato calcolo dei percentili. Nel caso del test d’ingresso per il corso di laurea di Scienze della Formazione il Ministero stabilisce la data della prova, i posti disponibili e alcune linee guida per la redazione dei quiz. Al resto pensano le Università. Persino i criteri del bonus Maturità sono a loro discrezione.

CRITERI NUMERO CHIUSO LOCALE
Per tutti gli altri corsi di laurea che non rientrano in quelli ad accesso programmato, le singole università sono libere di stabilire un numero massimo di iscritti, da selezionare mediante un test. Oppure possono anche proporre un test, solo a scopo orientativo e valutativo, ma non vincolante ai fini dell’immatricolazione. Le Università che organizzano localmente i propri test decidono l’intera struttura delle prova. Variano da ateneo ad ateneo criteri di valutazione, quantità dei quesiti, come anche il tempo a disposizione e le date dei test. In genere tuttavia tendono a nascere dei consorzi che aggregano più università che sottopongono gli studenti ai test per uno stesso corso di laurea. In quel caso tutte le Università del consorzio sottopongono gli studenti al test lo stesso giorno e secondo le stesse modalità. Quindi il modo migliore per informarsi resta visitare il sito della Facoltà universitaria dove ci si vuole iscrivere.
ECCEZIONI PRIVATE
Ci sono poi delle eccezioni. Ovvero atenei privati in cui i posti disponibili rientrano nella programmazione nazionale, ma test, date e i criteri di ammissione sono gestiti autonomamente. Ad esempio per Medicina si tratta della Cattolica, del Campus Biomedico di Roma e del San Raffaele di Milano. Chiaramente qui ci sarà una graduatoria interna e non nazionale, con tutti i risvolti positivi e, al contempo, negativi del caso.

martedì 27 agosto 2013

Test d'Ingresso per l'Università? Piccole dritte per superarli al meglio!

Qualche settimana ancora e per i maturandi 2013 arriverà il momento di iniziare a sostenere i temuti Test di ingresso per quelle Facoltà che li prevedono, Medicina, Psicologia, Architettura e tanti altri.

Proviamo a darvi qualche piccolo suggerimento per non arrivare con l'ansia a questo importante momento.

Il primo suggerimento che vi diamo è quello di tentare diversi test d’ingresso. Lo so potrebbe non essere il consiglio che volete, più di un test?? Già uno è abbastanza. Però ve lo consigliamo caldamente perché piuttosto che rimanere a piedi, nella peggiore delle ipotesi, e stare un anno senza fare nulla, potreste prendere in considerazione anche di frequentare quella stessa facoltà ma in un'università diversa, nella stessa città o in un'altra città. Un ulteriore consiglio al riguardo è quello di provare anche ad iscriversi al test per entrare in corsi di laurea affini a quello preferito per eventualmente riprovare il test l'anno dopo. Questo porta ad arrivare al secondo test con un bagaglio culturale maggiore per poter affrontare il test ancora più pronti, e poi magari sfruttare gli esami già conseguiti per passare direttamente al secondo anno o per lo meno evitare di rifare ulteriormente tali esami.

Il secondo consiglio è quello di arrivare preparati, davvero preparati. Ma attenzione non ci si prepara solo studiando sui libri. Infatti secondo l’esperto di Alpha Test la buona riuscita della prova è condizionata per un buon 60% dalle competenze personali. Questo significa che lo studio e il ripasso delle discipline specifiche del test, sono fondamentali e non trascurabili. Accanto a questi si colloca, tuttavia, una strategia vincente fatta di tattiche e mosse risolutive che per un buon 30% condizionano la prova. In questo senso concentrazione e velocità sono le formule magiche per poter puntare alla vittoria. Infine bisogna saper gestire l’ansia. Ma in questo i neo diplomati non sono novellini, avendo da pochi mesi affrontato la Maturità.


Alcuni consigli pratici per affrontare al meglio il test? Innanzitutto iniziare a risolvere il test partendo dalle materie con cui ci si sente maggiormente ferrati. Se durante l'estate avete fatto i test proposti da varie case editrici avrete sicuramente individuato quali sono i vostri punti forti e i punti deboli. Per non perdere tempo, e per non deprimervi, iniziate con gli argomenti nei quali avete più successo e che quindi farete in un batter d'occhio. vi lascerete così del tempo per pensare e rispondere alle domande degli argomenti che più vi preoccupano. Una cosa da evitare infatti è quella di intestardirsi sulle domande difficili che non regalano un punteggio superiore a quelle più semplici. Bisogna, infatti, puntare a rispondere al maggior numero possibile di quesiti. 

Meglio rispondere e sbagliare o non rispondere? Nell’incertezza è meglio non rispondere, in quanto una risposta errata comporta una penalità di -0,4 punti. Se, invece, si riescono ad individuare tra le 5 possibilità quelle evidentemente scorrette o arbitrarie, aumenta la possibilità di marcare la risposta esatta. In questo caso vale la pena tentare la sorte. Però informatevi sempre se questo criterio vale anche per il test d'ingresso che state affrontando voi. Potrebbe essere che alcuni test non penalizzino la risposta errata.


In bocca al lupo!