Le donne della Monforte
Interviste ad ex alunne del liceo classico Monforte.
Claudia Bertolini
Maturità
del 2007, attualmente sta frequentando l'ultimo anno di università
per conseguire la laurea specialistica in Filosofia della Scienza a
settembre presso l’Università Cattolica di Milano.
Da
agosto 2011 è in America presso l’università Virginia Tech: nel
primo semestre ha frequentato quattro corsi di filosofia, mentre
durante questo semestre sta scrivendo una tesi sperimentale con
oggetto i modelli della scienza, seguendo alcuni progetti attivi nei
dipartimenti di fisica e ingegneria del computer.
1)
Il liceo Monforte primo classico di Milano secondo la Fondazione
Agnelli: che impressione le ha fatto questa notizia?
All'apprendere
la notizia dall'altra parte del mondo sono rimasta sorpresa e
chiaramente contenta. Ho infatti ricevuto una mail di mia mamma con
scritto: "Puoi annoverarti tra le ex-alunne del miglior liceo
classico di Milano". Pertanto questo informazione che ha fatto
subito un volo transoceanico non può che rendermi orgogliosa di aver
frequentato proprio la Monforte. Tuttavia, a parte la sorpresa
iniziale, devo dire che questo fatto è prova che la meritocrazia è
ancora un valore. La Monforte è un'ottima scuola e questo
riconoscimento conferma ciò che, da anni, è una realtà.
2)
Che cosa le ha dato in particolare di positivo la Monforte che le è
servito per la sua crescita personale e professionale?
Ad
essere sincera, penso che, senza la Monforte, non sarei dove sono
ora. Anzitutto questa scuola mi ha fornito il metodo di studio,
strumento che è risultato indispensabile nella mia carriera
accademica per ottimizzare i tempi e ottenere buoni risultati. In
secondo luogo, tramite le mie professoresse, dall'alto valore umano
oltre che semplicemente professionale, la Monforte è stato il mezzo
di trasmissione di quei valori che hanno permesso lo sviluppo della
mia persona. La mia ex-scuola incarna due elementi che difficilmente
si trovano congiunti nel mondo d'oggi, e ora che mi trovo all'estero,
lo sperimento ancora di più. I due fattori sono: la crescita
professionale/scolastica/accademica e la crescita umana (lo sviluppo
delle virtù proprie della persona e la capacità di uso della
propria libertà). Troppo spesso si punta su una crescita
professionale svincolata da qualsiasi valore ma, per garantire lo
sviluppo integrale della persona umana, bisogna puntare su entrambi i
valori (lavorativo e umano: in fondo, il lavoro è stato creato a
servizio dell'uomo). Pertanto il riconoscimento della Monforte come
miglior liceo classico di Milano è la prova che è bello e
soprattutto possibile crescere su entrambi i fronti.
3)
Scuola omogenea femminile: un vantaggio o uno svantaggio? perché?
Decisamente
un vantaggio. Uomini e donne sono diversi: entrambi partecipano della
stessa natura umana ma hanno caratteristiche peculiari non soltanto
fisiche ma anche mentali, emotive, spirituali. Avere scuole separate
ha lo scopo di esaltare la bellezza di questa diversità e innalzare
la femminilità/mascolinità. Il fatto di scoprire, negli anni
scolastici, la propria specificità di donna o uomo è poi una
ricchezza che diventa bagaglio costante di una vita. Oltretutto sia
durante la scuola che alla fine dei miei tredici anni in Monforte,
sono sempre stata circondata da amici (maschi e femmine) e ciò che è
certo è che, quanto più si apprezza se stessi e si rispettano e
amano le proprie caratteristiche come essere uomo o donna, tanto più
si è apprezzati ed amati dagli altri.
4)
Può condividere un breve ricordo, un episodio, della sua vita
scolastica?
Il
ricordo più bello che mi porto dietro.. in verità ce ne sono molti
ma.. quello più bello è sicuramente l'esperienza di teatro in II
media. L'anno della II media normalmente in Monforte è l'anno in cui
si mette in scena uno spettacolo teatrale. Noi abbiamo avuto la
fortuna di fare "Harry Potter" e io la mega-fortuna di
essere addirittura il protagonista. Abbiamo letto il libro, scritto
noi stesse il copione, creato la sceneggiatura, recitato e me li
ricordo ancora i bambini aggrappati al palco durante la scena finale
che urlavano: "Vai Harry". Un'esperienza unica. Ne potrei
raccontare molte ancora: gli anni del liceo per esempio sono stati
altrettanto ricchi di belle avventure. Per esempio lo scambio con le
ragazze della liceo Imera di Palermo: loro sono venute da noi ospiti
a Milano per una settimana e noi a Palermo in giugno da loro. Una
condivisione decisamente arricchente.
5)
Perché scegliere oggi la Monforte?
Sì
la consiglierei decisamente perché "Diventare uomini e donne
conta" non è semplicemente un motto delle scuole Faes ma la
realtà della mia vita adesso e ciò per cui sono riconoscente alla
mia ex-scuola. In particolare la consiglierei per l'altro spessore
professionale ed umano delle professoresse che ci lavorano e con cui
ho avuto il piacere di collaborare anche io l'anno scorso. E'
straordinario rendersi conto di quanta passione e amore mettono nel
loro lavoro che viene a rappresentare davvero una fetta consistente
della loro vita.
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