Si dice che non c’è lavoro e che il lavoro bisogna
inventarselo. Vero. Sono personalmente convinto che oggi sia più facile
lanciarsi in una avventura da soli, con partita iva o con una di queste srl a 1
€ create apposta per i giovani, che non trovare una occupazione fissa, il
vecchio posto in banca degli anni Cinquanta e Sessanta. Ma mi rendo conto che
non tutti vogliono fare questa scelta. Che impone creatività. O che non tutti
siano costretti a fare questa scelta perché così appetibili sul mercato del
lavoro da poter scegliere cosa e dove farlo.
Certo che la concorrenza è spietata e oggi anche globale.
Allora meglio cercare di farsi notare in tutti i modi. Anche in quello di
cercare lavoro. Suggeriscono di inviare video CV alle aziende, una idea
interessante, sapendo cosa metterci dentro. Evitare ciò che potrebbero dire
tutti: sono pronto ad impegnarmi, sono creativo, sono capace di lavorare in
gruppo e così via.
Meglio raccontarlo con immagini, con storie più che con
parole confuse nel vento.
Oppure stupire tutti come hanno fatto questi due signori
ormai assurti a geni della auto-promozione.
Philippe Dubost stupisce proponendo la propria professionalità
come un prodotto in vendita su Amazon. E ottiene il lavoro subito, anche perché
tutti i giornali del mondo e molti altri social, riprendono la sua pagina e la
rilanciano su milioni di schermi. Oggi se cercate la pagina del suo curriculum
trovate un “sold out”, per il momento indisponibile.
Ma per arrivare in rete e avere i numeri della pubblicità
virale altrimenti impossibile da finanziare, si può partire anche dalla…
strada, come ha fatto Adam Pacitti che è stato doppiamente geniale nel
ringraziare i suoi… mentori dopo aver trovato lavoro.
In che modo potreste farvi notare? Come stupire il pubblico
che vi cerca?
Qual è la qualità più importante per il settore nel quale
volete lavorare? Come potere mostrare di possederla in un modo innovativo,
originale e capace di stupire?
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