venerdì 6 settembre 2013

Educare al gusto estetico: può essere d'aiuto un programma o meglio far fare ai genitori?

Conoscerete tutti Carla Gozzi, la stylist modenese che dal 2008 è uno dei volti di punta di Real Time con programmi come 'Ma come ti vesti' e 'Guardaroba perfetto' .
Proprio per questo programma è finita nei guai. Infatti è previsto per il 9 settembre, su Real Time, il debutto della versione 'Kids & Teen' di tale show. In tale programma, insieme  alla fidata sarta Enza, Carla riorganizza gli armadi delle concorrenti e dispensa consigli di moda aiutandole a scegliere gli outfit migliori con i capi che vi sono contenuti. In questa versione i clienti sono bambine e teenager, dagli 8 ai 14 anni, che, insieme alle loro mamme, cercano di trovare lo stile.

Roberta Zappalà, blogger, ha lanciato in rete una petizione e chiede il blocco della messa in onda del programma: "Il programma è contrario ad ogni principio volto a tutelare i minori nella loro formazione, informazione, crescita e libertà. E' privo di utilità sociale e culturale e mette delle bambine sotto i fari di uno studio televisivo e sotto l'occhio vigile di una matrona che col dito puntato ordina loro come sia più appropriato vestirsi e per quali occasioni". Prosegue la blogger "Tutto ciò intratterrebbe, inoltre, altrettante bambine, menti facilmente influenzabili costrette a schemi di moda imposti da una società che troppo presto le omologherebbe, in un momento di prematura personalità e coscienza individuale e sociale",
guardaroba-perfetto-kids-and-teen-real-time
Tale appello è stato rivolto a Laura Carafoli, vicepresidente di Discovery Italia, il network di cui fa parte Real Time. La petizione ha avuto molto riscontri in rete e ha già superato il migliaio di firme. Sul blog di Roberta Zappalà viene riportata anche la replica dei diretti interessati: "Mi chiedo come si possa criticare un programma senza averlo ancora visto e come si possa pensare che ci sia un intento diseducativo - ha detto la Carafoli al Fatto Quotidiano - Accanto alle ragazzine ci saranno sempre le madri e Carla Gozzi non insegnerà loro a diventare delle fashioniste consumiste ma a vestirsi al meglio usando i capi che hanno già nel loro guardaroba. Il modello di riferimento non sarà la velina, ma si insisterà sul fatto che non è necessario omologarsi per avere uno stile interessante".
E voi cosa ne pensate? Può essere un modo interessante per avvicinare le bambine alla moda, alla scoperta del gusto estetico, capire le loro potenzialità e valorizzare la loro figura, oppure questi compiti sono specifici dei genitori che in maniera naturale aiutano le loro figlie? Ci sono anche implicazioni morali da tenere in considerazione?

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.