venerdì 20 settembre 2013

Flickr e Twitter entrano in classe

Grazie alle nuove tecnologie e alle nuove possibilità offerte da smartphone e compagnie telefoniche, tra i 9 e i 16 anni, sei ragazzi su dieci si connettono ogni giorno ad Internet. L'85% di questi ragazzi naviga in Rete per fare compiti. Questi dati arrivano dalla ricerca Eu Kids Online (finanziata dall’Ue e coordinata dalla London School of Economics and Political Science). 
Le  statistiche di Facebook rivelano invece che, su 24 milioni di italiani registrati sul social, il 13% ha tra i 13 ed i 18 anni ed il 19% tra i 19 ed i 24. Mettendo insieme i risultati dei due studi, appare chiaro che molti studenti italiani si connettono a internet e ai social e molti di loro usano la Rete anche come supporto per i compiti e lo studio. Ma allora, perché non tenerne conto, ora che è iniziato l'anno scolastico?
A dare dei suggerimenti al riguardo ci ha pensato la testata americana Mashable fornendo le “istruzioni per l’uso” dei social durante le lezioni. Ecco alcuni spunti per gli insegnanti:
Incoraggiare gli studenti a condividere il loro lavoro grazie ai social – per esempio, i lavori artistici si possono fotografare e pubblicare su Flickr con una tag comune, ma con i nuovi album condivisi su Facebook (che permettono a un gruppo di massimo 50 utenti di caricare un massimo di 10mila foto) anche le foto di una gita scolastica, il materiale per una ricerca o gli scatti che documentano le fasi di un progetto possono essere messi a disposizione di tutti;
Utilizzare gli hashtag per facilitare la discussione – un seminario, una conferenza, un ospite che interviene durante le lezioni? Creare un filo conduttore mediante un hashtag e ricreare l’evento mediante storify può essere una soluzione diversa dai soliti appunti;
Spronare gli studenti a creare un blog – da un lato, possono imparare a muovere i primi passi sul web occupandosi dei propri interessi. Dall’altro, può diventare un biglietto da visita da utilizzare per farsi conoscere anche dopo il diploma o la laurea;
Risalire alle fonti delle informazioni – una volta, per le ricerche, ci si incontrava in biblioteca e si spulciavano volumi su volumi. Ma se bisogna preparare un approfondimento su un argomento, non è meglio contattare direttamente l’esperto che se ne occupa? Tra Twitter, Facebook e LinkedIn (e, nel caso non funzionassero i social, anche la cara vecchia email) c’è solo l’imbarazzo della scelta su come contattare la fonte delle informazioni che possono essere utili agli studenti;
Usare Google Hangouts –  la videochat di Google che permette conversazioni allargate a gruppi di persone può essere utile in caso di conferenze con ospiti esterni, ma anche di colloqui con i professori o lezioni di recupero.

Genitori, insegnanti e studenti: che cosa ne pensate? Potrebbero essere suggerimenti utili e da prendere in considerazione? Fateci sapere la vostra opinione, e anche i vostri ulteriori consigli! 

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