In occasione del VII Incontro Mondiale delle Famiglie
Milano è stata “invasa” da oltre
un milione di pellegrini provenienti da 53 paesi diversi. Ad accoglierli più di
5 mila volontari e 33 mila posti letto, messi a disposizione da 10 mila
famiglie milanesi… tra queste pure la nostra!
Ospite di casa nostra una simpaticissima famiglia
bielorussa: papà Sergey, mamma Ellyena e la “piccola traduttrice” di casa… -eh ricordatevelo
voi un cognome con più consonanti roche che vocali…- la tredicenne Anca (sempre
cha abbiamo capito bene il suo nome) Solo lei infatti parla inglese –oddio:
parla…. Come una tredicenne diciamo- ed è stata “costretta” ad un intenso
lavoro di traduzione italo-inglese-(bielo)russo visto che i suoi di inglese
arrivavano a 20 parole in due! Ecco, qualche parolina di italiano che ci ha
fatto rischiare l’incidente diplomatico: dopo che la prima parola in lingua
tricolore pronunciata è stata “rinogattuso” la confessione, ferale, che avevano
acquistato per il figlio quindicenne rimasto a casa causa esami le magliette di
Ibra e Inzaghi ha prodotto il desiderio di violente ritorsioni tra cui la
peggiore che mi è venuta in mente è stata quella di regalargli le magliette di
Shalimov, Gilberto e Vampeta.
La difficoltà di espressione, mediata da un uso quasi
napoletano di linguaggio vocale e visuale condito con disegni e schizzi, non ha
impedito un continuo dialogo tra tutti noi su temi molto ampi: politica,
storia, arte, cibo. Soprattutto cibo.
Abbiamo avuto modo di scoprire molte cose dei nostri
nuovi amici: Sergey, appassionatissimo di sport, ci interrogava sulle vittorie
mondiali dell’Italia ai Mondiali (convinto fossero 5) e sugli Europei (solo una
sigh!) e sul destino di molti calciatori sovietici e bielorussi venuti a
giocare da noi Gurenko Alejinikhov….; Ellyena constatava con stupore le
numerose differenze tra Milano e Minsk, la loro città: dal clima (ci raccontava
di come da loro le case siano dotate di vetri tripli o quadrupli che proteggano
dal freddo invernale), al cibo (Mc Donald’s è gettonatissimo non solo tra i più
giovani) fino all’efficienza dei mezzi pubblici (e dire che noi ci lamentiamo
sempre dell’Atm!).
Sergey, Ellyena e Anca
tutte persone di fede che ci hanno fatto sentire una presenza particolare del
Signore nella nostra casa.
Condividere questo grande
evento, renderlo più nostro aprendoci a quest’esperienza d’accoglienza e
sentire di aver contribuito un pezzettino, nel nostro piccolo, ad un momento di
grande partecipazione e spiritualità… questo è stato il Family Day 2012!
E voi? raccontateci le vostre storie perché di sicuro ne avrete!
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