Noi genitori abbiamo paura, inutile nasconderlo: non riusciamo a vedere chiaro nel futuro dei nostri figli. La crisi? Il lavoro? Le sicurezze? Molto diverso il mondo di oggi da quello che Alberto Fedel ne L'era dello squalo bianco (bel libro diventato blog) definiva della trota ("diplomati in ragioneria e trova posto in banca"). Un modo crudo e cinico. Eppure la speranza si può coltivare, perché oggi più che mai l'iniziativa, la caparbietà, la creatività possono costituire la base per il successo. Vogliamo raccontare una storia qui, che parla di proprio di questo, di come a vent'anni sia possibile costruirsi un futuro con le proprie mani. Come facevano i nostri nonni.
Puoi dire che ti sta antipatica, che si sopravvaluta, che ormai ha raggiunto vertici di arroganza esagerati. Puoi. Magari non ci prendi, ma è lecito. Puoi considerarla finita, o prenderne le parti sostenendo un complotto contro di lei, ma non puoi fare meno di considerare che è una che ce l’ha fatta. E con genialità. E arrivando in tutto il mondo.
Perché lì dov’è adesso c’è arrivata con determinazione, volontà, strategia e intelligenza. Ed essere una gran bella ragazza certamente non l’ha danneggiata. Anche se non s’è buttata in politica.
Chiara Ferragni è un personaggio pubblico: in tre anni è passata da navigare nella sua stanzetta a firmare collezioni di moda, sfilare per le principali case e viaggiare tra una presentazione di collezioni e l’altra. In tutto il mondo. Il suo blog bilingue totalizza circa 2 milioni di contatti. Al giorno! Hai voglia a criticarla poi: sembra solo frutto di invidia! Perché puoi anche dire che il blog è banale, noioso, poco brillante. Poi come li giustifichi 1.775.000 click tutti i santi giorni?
Si fa pagare? Quindi non è una blogger dura e pura?
Che cosa c’è di strano? È il suo lavoro! Forse che i blogger che scrivono di marketing lo fanno perché spinti da un irresistibile afflato umanitario avvolto di volontarismo sociale? O non per costruirsi una reputazione e attrarre clienti? E chi scrive di cucina lo fa per placare la fame nel mondo? O per promuovere il suo prossimo libro di ricette?
Ma non è questa la sede per dare giudizi morali che sarebbero anche molto temerari.
Non voglio qui parlare di lei e della sua vita né proporla come modello esistenziale.
Come c’è riuscita?
Lo spiega lei stessa, ovvio: dal suo punto di vista, in questo post del suo blog di moda raccontando come è stata selezionata da AmEx per il loro progetto Show Your Potential. Ed è una lettura interessante dalla quale dobbiamo cercare di spremere le giuste idee da applicare, adeguandole e adattandole, alla nostra realtà.
Chiara è un esempio di come la rete possa realmente costituire un trampolino di lancio e di come una sapiente miscela di on e off line aiuti ad avere successo.
La lezione da trarre è semplice e la possiamo riassumere in questi tre punti:
1) costruisciti una solida reputazione on line prima di monetizzare il successo. Quindi abbi pazienza, lavora per il futuro, che non è così lontano, e non per il presente. La visione miope uccide, il capo alto verso l’orizzonte salva.
2) Pensa ampio e ambizioso: il mondo non è lontano. Se una 24enne che ha aperto il suo blog il 24 ottobre 2009 (sì, fanno meno di 32 mesi) in piena crisi è riuscita a conquistare il mondo, che cosa non si può immaginare e fare?
3) Il web bisogna saperlo usare. Come scrive Jovanz74, espertissimo del web e padre dell’esperimento mediatico Gilda35 “Chiara Ferragni ha delle competenze sul web broadcasting che fanno spavento”. Oggi è imprescindibile dominare le logiche del web e capirlo per bene: non lo sai fare? Basta scegliere il consulente affidabile che vuoi e le strade sono spalancate.
La crisi si può battere, basta pensare fuori dalla scatola. Aiutiamo i nostri figli a farlo
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