Dietro ogni atleta c'è una grande mamma. Così la Procter&Gamble, in occasione delle Olimpiadi, celebra "il lavoro più duro ma anche il più bello del mondo'' con uno spot d'autore che racconta gioie e fatiche di quattro madri, dai quattro angoli del globo, che giorno dopo giorno accompagnano i figli dai primi passi nello sport ai trionfi olimpici.
Essere una brava
mamma e un bravo papà è un compito difficile, perché adulti e bambini sono
diversi, e la crescita dei figli richiede un continuo cambiamento da parte dei
genitori, alla ricerca di nuovi modi di rapportarsi con loro. Nella società di
oggi tutto questo appare più difficile a causa dei cambiamenti che sono
avvenuti nella struttura familiare, che non permettono più di attingere ai
modelli del passato.
"La maggior parte dei
genitori vorrebbe sempre dire sì ai figli – afferma Jesper Juul, terapeuta familiare e autore di
diversi libri per genitori - Vogliamo
dare loro tutto ciò che è in nostro potere e saremmo pronti a sacrificare la
nostra vita per la loro felicità”. Ma i ragazzi cresciuti senza regole possono solo
sembrare felici, soprattutto agli occhi dei loro coetanei: può considerarsi
fortunato il bambino che va a dormire quando vuole, che mangia solo quello che
gli piace, che guarda la tv o gioca con i videogiochi tutto il giorno?
Ad un
osservatore distratto potrà sembrare che questo bambino sia effettivamente più
contento rispetto a quello che va a dormire alle nove di sera, mangia verdure
invece delle merendine, vede la tv solo ad orari prestabiliti… ma non è così,
perché i figli non sono in grado di autoregolarsi e di capire cosa è meglio per
loro: hanno bisogno che l’adulto metta dei paletti e delinei dei confini precisi.
I genitori che vogliono
risparmiare ai figli qualsiasi delusione non sono di solito motivati dall'amore
ma dal sentimentalismo o dal desiderio di essere considerati un buon padre o una buona
madre. Amare vuol dire offrire al figlio ciò di cui ha realmente bisogno per
condurre una vita serena. Ecco perché un “no” è
spesso la risposta più amorevole che un figlio possa ricevere, benché richieda
ai genitori un grosso sacrificio.
L’educazione più efficace si dà con l’esempio che è la principale forma di comunicazione
con i propri figli, il che significa che ogni
piccola abitudine quotidiana rappresenta per i figli un comportamento da
imitare… perché dietro ad un bravo
figlio c’è sempre un bravo genitore!
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