Riprendiamo l’intervista con
Rosa Giuffré (qui la prima parte) autrice del blog futurosemplice che ci
introduce al tema del bello. Infatti iniziamo parlando di arte
Arte
e social network: come trovare una sinergia?
Appena ho letto la domanda
la risposta che mi è venuta in mente è stata: Pinterest! Per interessarmi ad
un'opera devo vederla e Pinterest vive di immagini che puoi pubblicare sulla
tua bacheca e puoi “rubare” da altre bacheche. Le immagini possono essere
linkate a siti esterni e questo passaggio lo rende potenzialmente interessante.
Un gallerista ad esempio potrebbe utilizzarlo per promuovere le proprie opere e
le mostre che organizza. Non dimentichiamo che il tutto può essere promosso
tramite Twitter e FB per aumentare l'interesse, la condivisione. Anche in
questo caso: chi rimane ancorato ai vecchi standard comunicativi non potrà
percepire la potenzialità e la visibilità che uno strumento come questo
potrebbe darti.
Agli inizi di dicembre ad esempio, ho partecipato ad un evento
organizzato da Banca IFIS di Mestre durante il quale, per promuovere un conto
corrente le cui regole sono state definite solo tramite la community on-line, è
stato premiato un ragazzo e la sua opera di street-art. L'evento ha avuto un
forte riscontro sui social e di conseguenza sono venuti a conoscenza del
talento di questo ragazzo alcuni galleristi che gli hanno concretamente fatto
delle proposte. Ecco un esempio creativo, ma concreto, per usare i social e per
promuovere l'arte e il proprio business.
Social
network e contenuti: è possibile condividerli? Come?
Se per contenuti intendi
link a articoli e post, ti risponderei subito certo! Innanzitutto con twitter e
poi a cascata sugli altri social. Se per “contenuti” intendiamo riflessioni
profonde che necessitano i tempo, ecco, qui mi trovi un po' dubbiosa. Ti spiego
perchè: mi accorgo che spesso presi dalla smania di condividere cliccare, non
si legge bene, ci si ferma ai titoli, ai grassetti a volte fuorviando il reale
significato di quell'articolo o di quel post. Se esiste un rischio che
percepisco di questo magico mondo virtuale è proprio questo: la fretta e la
velocità con cui si può condividere non deve essere alibi per non approfondire.
Di esempi ne potrei fare molti, ma ho letto proprio in questi giorni un bellissimo post di Veronica Gentili, che tu Paolo conosci perché hai intervistato sul mondo delle PMi e la rete, sul
sito di Francesco Russo (che conosci bene perchè anch'essa ospite dei tuoi
blog) nel quale analizza splendidamente il caso Instagram di qualche giorno fa.
In pratica per alcuni giorni si è creduto che Instagram (un social sul quale
vengono pubblicate foto scattate dal proprio smartphone) potesse vendere le
nostre foto private “il punto è che milioni di
persone, me compresa, hanno creduto che fosse possibile la storia della vendita
delle foto, semplicemente perchè non si ci siamo fermati un attimo a
riflettere. Perchè corriamo, andiamo tutti di fretta, siamo subissati ogni
giorno dal mare di informazioni che il Web ci fa piovere addosso e a
volte, “per far prima”, ottundiamo la nostra capacità critica.” Un nostro errato
commento, una nostra errata condivisione può essere fuorviante perchè presa per
reale grazie alla reputazione che nel tempo ci siamo creati in rete. Pur
partendo dal presupposto che, così come alcuni dicono “ognuno è libero di
scrivere ciò che vuole” credo ci debba essere un silenzioso e doveroso rispetto
per i propri followers perchè si aspettano da noi condivisioni di veri “contenuti”.
Siano essi 10 o 100 abbiamo il dovere di curare ciò che scriviamo e
pubblichiamo dedicando più tempo alla selezione e poi alla condivisione.
Che
cosa è la rubrica socialoutfit presente nel tuo blog?
E' un gioco! Il gioco della
moda. Non sono una guru e il mio non è un fashion blog, ma mi piace giocare al
giusto abbinamento (che oggi i più fashion chiamano outfit!). Così un giorno, è
nata questa idea e funziona sinteticamente così: tu mi scrivi e mi chiedi un
consiglio, se hai qualcosa che vorresti abbinare, ma che non sai come; io
elaboro degli abbinamenti su un sito apposito e poi voilà il #socialoutfit è
fatto! Ho trovato un hashtag che potesse essere simpatico. Ripeto, è un gioco
che faccio nel tempo perso, ma che mi diverte molto! Vuoi giocare anche tu
Paolo? :-)
Che
prospettive può avere il mondo dell’educazione e della scuola sulla rete? che
cosa fare e come?
Così come per gli altri
ambiti, non è lo strumento è il come viene utilizzato (e soprattutto se lo si
conosce!). Ho appena letto di un professore di Saronno che con l'uso strategico
di Facebook ha aumentato la resa scolastica delle propria classe. Bravo e
intelligente. Non si tratta di adattare la scuola ai capricci di adolesenti, ma
di capire che esistono diverse strade che, se ben strutturate e organizzate,
possono concretamente supportare l'apprendimento. Perchè non immaginarci una
bacheca in Pinterest in cui pinnare i compiti? O esercizi scaricabili tramite
FB? Un hangout su Google+ di classe per chi magari non può essere in classe?
Forza professori!
Letteratura
e rete: in che modo si possono aiutare?
Credo che chi ama leggere
libri rilassandosi a casa e adora assaporarne il profumo di carta stampata
rimarrà fedele a questa sensazione ancora per molto anche se la tendenza,
lentamente, sta cambiando. Non possiamo nascondere che l'avvento degli e-book ha
generato un ennesima rivoluzione e che è una tendenza in aumento (pensiamo alla
sostituzione di libri di testo nelle scuole). Mi immagino delle promozioni sia
per la versione tradizionale che per e-book: Pinterest potrebbe supportare i
link a siti di e-commerce (momentaneamente l'opzione che permette di segnalare
un prezzo è disponibile solo in dollari); oppure si potrebbero creare delle
fans page dalle quali poter scaricare sconti, o ancora delle community
tematiche su un particolare argomento. Io ad esempio ho aperto una board condivisa che ho chiamato #librocheconisiglio:
una piccola bacheca nella quale le persone possono pinnare il proprio libro (di
comunicazione, marketing) consigliando agli altri perchè leggerlo… e chissà che
con qualche consiglio le persone acquistino proprio quel libro. La gente,
grazie al cielo, legge ancora... con strumenti differenti, ma legge!
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.