Greta Bertani è un personaggio speciale: è una mamma speciale,
moglie speciale, e ha scritto un libro speciale. Ma che cosa vuol dire
speciale? Che ama quello che fa, con sincerità e credendoci. E di questi tempi
questo è davvero speciale. I
nostri destini, come in una storia che ha radici profonde, si sono intrecciati grazie
a Tolkien. Andò così: in occasione del centenario della nascita di JRR fui
invitato dal Centro Culturale Enrico Manfredini di
Bologna ad intervenire come relatore ad una conferenza
i cui altri relatori erano il card. Biffi, Franco Cardini, padre Guido
Sommavilla e Raffaello Vignali come padrone di casa.
Il mio intervento
finì tra gli atti e destò l’attenzione di una giovane laurenda che stava
scrivendo la tesi sull’autore inglese. Il resto è un’amicizia che continua
ancora.
Ed è ancora l’autore de Il Signore degli Anelli che
offre l’occasione di dialogare con Greta insieme a voi, a proposito del suo
libro Le
radici profonde (ed. Il Cerchio) che esplora le radici bibliche della
scrittura di Tolkien. Un libro che a mio parere va letto con attenzione e
passione. Non
sono il primo a parlarne, dato che il testo è davvero interessante ed è già
entrato in una
tesi (il ciclo continua…).
Esce il film lo hobbit e si rifà un gran parlare di
Tolkien: spesso a sproposito. Chi era Tolkien e perché scriveva? ce lo racconti
con… un tweet?
Tolkien era un filologo che aveva la passione del mito e delle saghe
norvegesi, scrive per…placare la sua sete di lettore.
Tolkien si può leggere in molti modi: come una bella
fiaba, come un romanzo d’ambiente, o come un testo per certi versi complesso e
profondo come la Divina Commedia: secondo te come va letto Tolkien e perché?
Indubbiamente, se se
ne vuole cogliere tutta la grandezza, Tolkien va letto come un testo complesso
perché è tale. Nella storia avventurosa, tragica, epica è celato un significato
che va oltre alle parole ed alla vicenda narrata. C’è un significato che parla
direttamente a noi e al nostro cuore.
Hai scritto un saggio sulle radici bibliche di
Tolkien: da dove ti è venuta l’idea? L’idea
è maturata lentamente, mentre preparavo la mia tesi di laurea su Tolkien,
appunto. Avevo notato richiami, alcuni molto espliciti, altri meno, alle sacre
scritture, e mi era rimasta la voglia di indagare ulteriormente.
Quest’occasione si è presentata solo dopo alcuni anni, e, inutile dire, l’ho
colta al volo.
Quali sono i 3-4 passaggi dei testi di Tolkien più
facilmente collegabili alla Bibbia?
La creazione di Arda
nel Silmarillion, proprio nelle pagine iniziali dove si narra appunto di un dio
creatore, coadiuvato da una schiera di sub-divinità, i Valar, il quale, col
canto dà origine ad un mondo. A questa segue, seconda similitudine, la caduta
di un Vala che, per orgoglio, si pone in contrasto col creatore. In tutto
il Signore degli Anelli, poi, la missione affidata a Frodo, in particolare come
portatore dell’Anello, e ad altri tre hobbit imbelli, ed il fallimento di molti
grandi guerrieri riportano alla mente molti passi del Vangelo in cui Gesù
esalta gli umili, gli ultimi.
Che cosa invece nella tua ricerca ti ha sorpreso? Quale legame inaspettato hai scoperto?
La cosa più
sorprendente, non riguarda Tolkien, bensì un’amicizia inaspettata. Qualcuno,
che conoscevo appena, si è rivelato un grande amico e mi ha sostenuta e
consigliata durante tutta la stesura di questo saggio, dimostrandomi che ancora
ci sono persone capaci di gratuità, esattamente come succede nel Signore degli
Anelli, dove Sam sostiene Frodo per tutto il lungo viaggio verso Monte Fato.
Tolkien parla solo ai cattolici?
Se è vero che il
Signore degli Anelli è il secondo libro più venduto dopo la Bibbia, allora è
chiaro che Tolkien non parla solo ai cattolici. Uomini di ogni cultura e
religione si sono appassionati a queste vicende, come dimostra anche il film di
P.Jackson che ha avuto un così grande successo di oscar e di audience.
Quale personaggio della saga di Tolkien parla di più
all’uomo di oggi e lo può aiutare a ritrovare la speranza per il futuro?
Credo che sia proprio
Frodo, che, come gli altri hobbit, è il più vicino a noi, uomini di ogni
giorno: semplicemente affrontando ciò che gli accadeva: stando di fronte a
quelle circostanze, si rende strumento di salvezza per tutti gli uomini. Questo
dovrebbe aiutare anche noi, nella congiuntura difficile che stiamo vivendo, ad
affrontare con serenità e speranza le sfide che la vita ci pone, con la
consapevolezza che noi, nel nostro piccolo possiamo fare molto per cambiare le
sorti, senza attendere sempre e solo l’opera dei grandi.
Ci ricordi i tre episodi dei libri di Tolkien che ti
piacciono di più e perché?
Il primo che mi viene
in mente è il tradimento di Boromir: egli cede all’attrattiva dell’Anello,
tentando di prenderlo a Frodo e provocandone la fuga, ma poi torna in sé, e
poco dopo darà la vita per salvare Merry e Pipino dalla cattura da parte degli
orchi. Dimostra di aver ceduto, come spesso capita a noi, ma anche di avere
grande capacità di amare.
Il secondo episodio è sicuramente la morte di Gandalf nel combattimento
contro il Balrog. Ricordo ancora la prima volta che lessi quel passaggio, lo
smarrimento che provai, il dolore, come se si trattasse di una persona
realmente conosciuta, ma anche la speranza che non fosse davvero morto….infatti
non potei chiudere il libro, ma andai avanti a leggere ancor per capire come
stavano realmente le cose.
Come terzo punto, credo che potrei ricordare la storia d’amore tra Aragorn
e Arwen raccontata nelle appendici. Romantica si, ma non per questo la ritengo
importante, quanto piuttosto, perché vorrei ogni giorno essere guardata con lo
sguardo che Aragorn aveva per Arwen: un’intensità d’amore unica, nella
speranza…
Perché leggere il tuo libro? Convincici a farlo!
Leggere il mio libro
perché è frutto di sei anni di lavoro e studio, di tanta fatica, ma soprattutto
perché oltre a Tolkien, lì c’è un pezzo di me, un pezzo del mio cammino
spirituale fatto, per quel lasso di tempo, in compagnia di un grande autore!
Link interessanti a proposito del saggio di Greta
e altre recensioni che permettono di farsi una idea
più precisa del testo
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