venerdì 12 aprile 2013

La scuola 2.0? Forse ci stiamo arrivando davvero!

Stiamo davvero facendo passi avanti per la scuola 2.0? Gli studenti avranno iPad invece che libri? Il diario interattivo? Quanto dobbiamo aspettare? 
Beh per ora le statistiche non sono proprio a favore di questa innovazione, ma diciamo che stiamo lavorando in questa direzione. Eppure c'è qualcuno che non è completamente a favore di tutto ciò. Libri digitali vuole dire più spese per i genitori, più fotocopie illegali?

E voi che ne pensate? 

Per schiarirvi le idee a riguardo vi proponiamo un articolo uscito mercoledì 10 Aprile sul Corriere della Sera.


La scuola 2.0 – 
Le classi per la didattica multimediale sono solo 14.
di Valentina Santarpia – Corriere della Sera - 10 aprile 2013 – pag. 27

All'Italia maglia nera per il digitale nelle scuole. Le classi 2.0, cioè completamente attrezzate per la didattica multimediale, sono solo 14 in tutta Italia e l'Ocse, l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, conferma: nella classifica generale dei 34 Paesi del mondo occidentale, siamo sopra solo a Romania e Grecia. Tant'è vero che «con l'attuale tasso di diffusione sarebbero necessari altri 15 anni per raggiungere i livelli registrati ad esempio in Gran Bretagna, dove l'80% delle classi può contare su strumenti didattici informatici». Per capirci: nella scuola elementare e in quella media solo il 6% delle classi è equipaggiato, contro una media Ocse del 37%. Abbiamo un computer a disposizione per ogni 15 studenti nella scuola primaria, uno ogni undici alle medie, uno ogni otto alle superiori. Il punto è che le risorse sono sempre troppo esigue: l'Italia spende ogni anno cinque euro a studente per la digitalizzazione, in tutto 30 milioni, pari allo 0,1% del budget del ministero per il capitolo Istruzione.

Eppure qualcosa si muove. La Lim, la lavagna interattiva multimediale, introdotta in quasi 70 mila classi sparse su tutto il territorio (21,6% di copertura delle aule), si sta rivelando un «cavallo di Troia» per il digitale tra i banchi. A settembre, ha annunciato il ministro Profumo, saranno installate altre 4.200 nuove Lim, che arriveranno così a 74 mila. Le cosiddette classi 2.0, quelle attrezzate per le lezioni multimediali, passeranno da 416 a 3 mila (+62%). E l'adozione, dall'anno scolastico 2014/2015, di libri esclusivamente digitali o in versione mista, dovrebbe tagliare i costi per le famiglie dal 20 al 30%. Ma spingere l'innovazione non è sempre semplice: al decreto che promuove gli ebook si oppone l'associazione librai di Confcommercio: «Altro che risparmio, i genitori degli studenti ora dovranno comprare pc e tablet: il libro digitale finirà per alimentare il mercato delle fotocopie illegali».


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