mercoledì 24 aprile 2013

Preistorici ma mai così attuali



"C'era una volta l'età della pietra, quando gli uomini stavano nelle caverne per proteggersi dalle bestie feroci e trovare di cosa cibarsi significava rischiare la vita. Tutto era molto diverso, allora, tranne ... l'adolescenza. Eep è la figlia maggiore dei Croods e non ce la fa più ad accontentarsi della mera sopravvivenza; vuole uscire, curiosare, in una parola: vivere. Perché mai tutto ciò che è nuovo dev'essere considerato letale? Eep proprio non se lo spiega e, quando incontra Guy, si mette al suo seguito, rivoluzionando la propria esistenza e quella di tutta la famiglia. 
Sì, perché i Croods sono così uniti che si potrebbero dire appiccicati. Il capofamiglia, un cavernicolo che non ha mai avuto un'idea né ha mai sentito il bisogno di averla, ha fatto della protezione di moglie e figli la sua missione (di strappare la suocera alla morte farebbe anche a meno, ma è inclusa nel pacchetto) e gli animatori della DreamWorks giocano bene e a lungo sulla compattezza del clan, sui problemi che derivano dal dover restare sempre vicini ed uniti, e incollano i personaggi tra loro creando divertenti effetti a catena e rovinosi effetti "elastico", più slapstick che mai. Ma non è solo questione di movimentare la commedia o di renderla fisica, insistendo così sull'animalità degli uomini primitivi: è soprattutto per parlare di legami e di senso della famiglia che gli autori dei Croods spingono su questo pedale. Così, quella che poteva sembrare una trovata facile, in salsa Flinstones, si rivela invece un film spiritoso e sentimentale, nel senso positivo del termine.
Poi arrivano anche le scoperte e le invenzioni che punteggiano il viaggio degli eroi verso il "domani": il fuoco, le scarpe, le automobili (su quattro zampe), persino una sorta di navicella spaziale. Ma, ancora una volta, è più spettacolare la visione del cielo stellato (preclusa a chi non aveva il coraggio di affrontare la notte all'aperto) o quella dell'acqua del mare. La seconda trovata del film, infatti, è proprio quella di offrirci ogni scoperta come un'occasione di riscoperta, senza per questo farsi pedante o istruttivo (ma romantico sì)."

Ci siamo affidati alle parole utilizzate dal sito MyMovies per recensire questo straordinario cartone firmato DreamWorks. Straordinario non solo per l'ironia e la simpatia che viene portata in scena, ma soprattutto per i tasti che vengono toccati durante tutta la storia. 

Si parla di curiosità, la temuta curiosità  che papà Croods cerca di evitare a tutti i costi o...MUORI (citando il capofamiglia preistorico), ma che poi porterà i nostri protagonisti a vivere incredibili avventure.

Di rapporti famigliari, oltre al simpatico rapporto suocera-genero che nonostante tutto si vogliono bene, viene messo al centro dell'attenzione il rapporto padre-figlia, un rapporto difficile ma ricco di amore. Che, ammettiamo, provoca qualche lacrimuccia negli spettatori più adulti (in sala i deboli di cuore si sono commossi più volte!).

Il ruolo del padre come protettore della famiglia: una figura nel film che, soprattutto agli occhi della figlia adolescente, sembra rude e ingiusto, ma che man mano ci si accorge che ha a cuore il bene di tutti, e quella facciata da duro è dovuta solo al ruolo che si è imposto: far sopravvivere la tutti i costi i suoi cari, proteggerli dalla dura vita che esiste al di fuori della caverna. Ecco perchè secondo lui il nuovo è male: porta dolore perchè porta a situazioni che non si possono controllare.

Non vi vogliamo svelare di più altrimenti che gusto ci sarebbe ad andarlo a vedere, ma ve lo consigliamo caldamente! Non sono a chi ha bambini in età da cartoni, ma tutti dovrebbero vedere questo film di animazione, che porta a riflettere su grandi temi che aiutano nella vita di tutti i giorni!

P.S. Segnaliamo con orgoglio che alla realizzazione del divertentissimo lungometraggio animato ha partecipato un ex-alunno Argonne, Josè Guinea Montalvo, in qualità di "Lighting Technical Assistant at DreamWorks Animation".

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