venerdì 19 aprile 2013

Sognatori a scuola, D'Avenia e i professori che aiutano a crescere



Leo è un sedicenne come tanti: ama le chiacchiere con gli amici, il calcetto, le scorribande in motorino e vive in perfetta simbiosi con il suo iPod. Le ore passate a scuola sono uno strazio, i professori “una specie protetta che speri si estingua definitivamente”. Così, quando arriva un nuovo supplente di storia e filosofia, lui si prepara ad accoglierlo con cinismo e palline inzuppate di saliva. Ma questo giovane insegnante è diverso: una luce gli brilla negli occhi quando spiega, quando sprona gli studenti a vivere intensamente, a cercare il proprio sogno. Leo sente in sé la forza di un leone, ma c’è un nemico che lo atterrisce: il bianco. Il bianco è l’assenza, tutto ciò che nella sua vita riguarda la privazione e la perdita è bianco. Il rosso invece è il colore dell’amore, della passione, del sangue; rosso è il colore dei capelli di Beatrice. Perché un sogno Leo ce l’ha e si chiama Beatrice, anche se lei ancora non lo sa. Leo ha anche una realtà, più vicina, e, come tutte le presenze vicine, più difficile da vedere: Silvia è la sua realtà affidabile e serena. Quando scopre che Beatrice è ammalata e che la malattia ha a che fare con quel bianco che tanto lo spaventa, Leo dovrà scavare a fondo dentro di sé, sanguinare e rinascere, per capire che i sogni non possono morire e trovare il coraggio di credere in qualcosa di più grande.

Avrete forse riconosciuto di che libro stiamo parlando, o dovrei dire film dato che di recente si parla di questa trama riferendosi all'appena uscito nelle sale "Bianca come il latte, rossa come il sangue". 

Alessandro D'Avenia è lo scrittore che ha partorito questo libro di successo, tanto di successo che la LuxVide non ha avuto dubbi nel convertirlo per il grande schermo, il che sta portando ancora più fama all'autore. Un romanzo che come dice l'autore stesso "...non è solo un romanzo di formazione, non è solo il racconto di un anno di scuola, è un testo coraggioso che, attraverso il monologo di Leo – ora scanzonato e brillante, ora più intimo e tormentato -, racconta cosa succede nel momento in cui nella vita di un adolescente fanno irruzione la sofferenza e lo sgomento, e il mondo degli adulti sembra non aver nulla da dire. [...] per offrire con energia al lettore più e meno giovane qualche risposta che, come ogni risposta vera, non aspira a essere definitiva, ma neppure esitante e rassegnata."

Un romanzo che ci aiuta a vedere i professori non solo come insegnanti di cultura, ma anche come maestri di vita. Maestri a 360°, educatori completi. Nessuna sostituzione nella figura materna o in quella paterna, una figura a parte, diversa e unica nel suo genere. I genitore ha un ruolo, i nonni hanno un altro ruolo ancora nella crescita del bambino, dell'adolescente, e i professori hanno un ruolo ancora diverso e specifico. 

Per chi volesse approfondire e scoprire di più dell'autore e dei sui libri, consigliamo di visitare l blog di D'Avenia, Prof 2.0, troverete molti spunti, curiosità e riflessioni del prof. più in voga del momento!




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