lunedì 20 maggio 2013

Come cambia la vita di un neo genitore: intervista a Mariolina Ceriotti Migliarese



Intervistiamo Mariolina Ceriotti Migliarese neuropsichiatria infantile e membro del Comitato Scientifico della Fondazione Happy-Child. Da molti anni si occupa di formazione di genitori e insegnanti ed esercita attività privata come psicoterapeuta per adulti e coppie.



Come la nascita di un figlio cambia la vita dei suoi futuri genitori?
La nascita di un bambino è un evento “forte” che mette in movimento tutto l’universo familiare intorno a lui: il primo figlio che arriva infatti non solo trasforma i membri della coppia in genitori, ma li mette a confronto in modo nuovo con la generazione precedente, quella dei futuri nonni, che sono stati per loro il modello positivo o negativo della genitorialità. Ciascuno di noi è stato figlio in modo diverso e sulla base delle relazioni che ha vissuto ha costruito dentro di sé modelli dei quali non siamo generalmente consapevoli e che ora emergono concretamente, portandoci a definire il nostro modo di essere padri o madri.
 Nello stesso tempo il neonato, così indifeso e così totalmente affidato ai suoi genitori, attiva in loro una forte responsabilità e mette in evidenza anche la necessità di ridefinire le priorità della vita della coppia.

E' più difficile diventare genitore al giorno d'oggi?
Non so dire se sia diventato più difficile: certo, il fatto di rinviare spesso molto a lungo la maternità e la paura di trovarsi davanti ad una responsabilità troppo grande sono elementi che rendono più ansiosa la relazione. Si ha l’idea di dover tendere ad una genitorialità perfetta: si desidera essere genitori perfetti di figli perfetti e si va alla ricerca di ricette, tecniche, consigli, che indichino una via sicura in questa direzione. Penso sia molto importante tornare ad alimentare la fiducia che è possibile essere dei genitori “sufficientemente buoni” e che per far questo non è necessario avere competenze specialistiche, ma imparare ad attivare le capacità potenziali che ognuno di noi possiede naturalmente in quanto uomo.

La nascita di un bambino può modificare il rapporto di coppia?
L’uomo e la donna vivono la nascita di un figlio  secondo codici diversi, e questa differenza è  fonte possibile di incomprensioni. Soprattutto la donna può trovarsi spiazzata dall’intensità imprevista del legame con il suo bambino, tanto da mettere in secondo piano il rapporto con il marito e da diminuire di fatto il valore primario del legame di coppia.
E’ perciò molto importante, per la salute di tutta la famiglia, che mamma e papà continuino ad essere sempre e comunque marito e moglie, ricordandosi giorno dopo giorno di fare un’attenta manutenzione della loro coppia. Non bisogna cedere alla tentazione di dedicare tutto il  tempo al bambino, magari spinti dalla preoccupazione di trascurarlo: la migliore garanzia di benessere per un figlio nasce dalla capacità dei suoi genitori di coltivare sempre il proprio rapporto.


Quali sono i motivi principali per cui si diventa genitori per la prima volta sempre più tardi?
Penso che i motivi siano molti e di natura diversa: la paura di costruire relazioni stabili, le concrete e purtroppo frequenti difficoltà economiche, la sfiducia nel futuro, l’idea che l’investimento professionale sia la principale chiave di realizzazione della persona.
Avere dei figli vuol dire avere passione per la vita, avvertire il suo valore e il suo significato,  tanto da desiderare di farla nascere e fiorire al di là di sé. La nostra non è certo una società che incoraggia questo tipo di sentimenti, ma è piuttosto portatrice di una evidente cultura di morte…
Per fortuna, malgrado tutto, una parte di noi continua a desiderare sempre ciò che è bene e ciò che è bello, e i bambini continueranno perciò a venire al mondo.

Che consigli darebbe a neo mamme e neo papà?
Non amo i consigli generici: mi piace di più rispondere alle domande concrete, condividere con i genitori ciò che li preoccupa o li interroga strada facendo.
Posso dire però almeno questo: non bisogna avere paura. Avere dei figli è davvero una sfida appassionante, qualche volta difficile, sempre interessante. Non ci si pente mai di avere messo al mondo un figlio, né di avere fatto la fatica necessaria per amarlo e farlo crescere.

Ricordiamo a tutti l'appuntamento per sabato 25 maggio alle ore 10.00 presso l'Aula Magna dell'Istituto Maria Immacolata in via A.Visconti d'Aragona con la Dott.ssa Migliarese.






































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