Settimana scorsa, invitandovi al concerto benefico "Classica & Jazz" in favore delle borse di studio FAES, vi abbiamo presentato una delle soliste che suonerà all'evento, Giulia Molteni.
Oggi vogliamo presentarvi Davide Novarina, ex allunno Faes, che suona la fisarmonica da quando ha sette anni. Strumento particolare e non troppo conosciuto, quindi vogliamo proporvi la sua storia.
A Davide la parola, e se volete sentire la sua musica lo trovate giovedì 22 novembre, ore 21 in via Copernico 9 teatro Ridotto Sales!
Qualche riga per raccontarci chi sei
Attualmente
sono soprattutto uno studente di ingegneria civile al Politecnico di Milano che
incomincia ad immaginare il traguardo sapendolo poco oltre l’orizzonte. Poi
sono un giovane che silenziosamente cerca di destreggiarsi tra le domande della
vita. Poi sono un ex-alunno FAES diplomato nel 2007 con tredici anni di Argonne
sulle spalle, appassionato di montagna e, ovviamente, di musica.
In che modo ti sei avvicinato alla musica, quando hai deciso di iniziare
a suonare uno strumento?
Fin
da piccolino ho respirato musica, in massima parte classica, con la radio della
cucina accesa a tutte le ore del giorno e della notte. Ho iniziato ad assistere
ai primi concerti (rigorosamente di musica classica), dove non osavo neanche
respirare per non disturbare e fare rumore. Insomma, la musica era nell’aria.
Qual è stato il primo strumento che hai suonato?
Dopo
il citofono e i coperchi della mamma, sono passato direttamente alla
fisarmonica.
In che modo e a che età hai suonato le prime note con la
fisarmonica? Come hai fatto a capire che era lo strumento adatto a te?
All’età
di sette anni ho avuto l’occasione di ascoltare il suono della fisarmonica
durante un concerto e sono rimasto subito affascinato. Però convincere i miei
genitori non è stato subito facile, ma alla fine li ho presi per sfinimento e
ho avuto la meglio. La sorte ha voluto che trovassimo uno strumento in prestito
(chi di voi ricorda il prof. Sonetti?) e l’insegnante (l’intramontabile m° Del
Carmine); così ho iniziato.
E’ stata importante per la tua formazione musicale la tua famiglia?
Sì,
come ho già accennato sono stato allattatto e svezzato a suon di musica... Una
buona parte della mia passione per la musica la devo sicuramente ai miei
genitori, che mi hanno sempre sostenuto e stimolato. Poi non bisogna trascurare
quello che ho ereditato da una nonna pianista e da un nonno organista nonché
direttore di banda. E da mio fratello che mi ha preceduto sui tasti del
pianoforte.
Quante ore al giorno dedichi alla musica e allo studio della fisarmonica?
Mi
dedico alla fisarmonica nei ritagli del tempo libero... In base ai momenti e
agli impegni di studio universitario, mi accontento di poco (nei periodi più
pieni è difficile riuscire a suonare tutti i giorni!) oppure mi concedo
qualcosa in più (ma è raro che riesca a superare un’ora al giorno...). Quando
però c’è un concerto in vista, bisogna sforzarsi di dare ancora di più. Ma poi
arrivano le soddisfazioni.
Ci sono dei musicisti italiani o stranieri che apprezzi in particolare?
Devo
confessare che non sono molto aggiornato. Apprezzo e ascolto prevalentemente il
repertorio classico, ma non mi dispiace concedermi qualche puntata nell’ambito
del jazz.
Come è nata la tua collaborazione per questo concerto benefico?
Non
è la prima volta che ho la possibilità di collaborare con l’associazione FAES
in iniziative di questo genere. Nel 2006 ho partecipato al concerto in favore
del Fondo Borse di Studio e della borsa di studio Matteo Migliarese.
Nel 2009 ho tenuto il primo dei “Due concerti per Davide”, sostenendo la
borsa di studio Davide Maria Ferraro. Oggi sono contento di poter
intervenire ancora una volta con Classica & Jazz e mi auguro che
questa collaborazione possa continuare anche in futuro
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.